Sono trascorsi 25 lunghi anni da quel freddo 14 febbraio 1991 quando la lama del coltello, brandito da un povero ragazzo psicolabile, che per anni don Lolo aveva cercato di riabilitare, spezzò per sempre la vita di quel sacerdote, che si era messo al servizio degli ultimi nel corpo e nello spirito.
25 anni, un tempo apparentemente lungo, ma non uno spazio vuoto, di assenza, piuttosto un tempo fecondo che ha permesso a molti di riprendere i suoi scritti, di approfondirli, anche alla luce delle numerose testimonianze di persone che avevano intrecciato momenti della loro vita con la sua, restandone colpiti, al punto di diventare essi stessi capaci di scelte coraggiose e controcorrente.
Riascoltiamo la sua voce, che in questi anni non si è mai spenta, che continua a parlarci dell'uomo, della sua fatica di credere, della sua incapacità ad affidarsi totalmente al Padre ricco di misericordia, della sua ansia di libertà che molto spesso lo tiene incatenato alla terra...
"Vi è un amante della vita, è Dio.
Ma Dio è spesso l'assente, perché noi uomini ci amputiamo di quanto di più profondo abbiamo: la ricerca dell'infinito, il dialogo con la Parola Eterna fatta carne, divenuta Verità per noi.
Il nostro stanco procedere diventi consapevole corsa verso l'uomo. Il Salvatore, infatti, esiste; è possibile incontrarlo, è possibile camminare con lui.
Egli rimane, vive, incontra, libera, illumina, perdona, sana, eleva, chiama...".
Nel corale ricordo della luminosa figura di don Isidoro, Vi invitiamo a prendere parte alla Celebrazione Eucaristica, presieduta da mons. Giudici, vescovo emerito di Pavia, sabato 13 febbraio 2016, alle ore 18.30, nella basilica di san Giovanni.
L'associazione "Amici di don Isidoro" con il decano Mons. Pagani