E noi tra fotogrammi spenti oscuramento d’umanità su sabbie smemorate grigie erbe incrudite di guerra, osiamo Lolo, dopo anni il tuo volto.
Osiamo il tuo silenzio nei nostri convegni del nulla, nei salotti del vuoto mediatico.
Osiamo i tuoi occhi veri sedotti dall’Altro, uomo della parola senza incantamento tra giullari e profeti di corte, lontani dai palchi della ostentazione ecclesiale.
E non era luogo dove posare il capo.
Ti vedevamo andare andare ed era passione del Vangelo.
E fu passione di Dio passione dell’uomo, la sera odorava a febbraio la notte del tradimento.
Esposto alla morte.
Tu oggi fuori moda nella sapienza blasfema aria greve di guerre preventive.
Anche tu morto di lama fuori la città fuori come Colui che amavi.
E dentro.
Dentro la stoltezza del corpo dato del sangue versato, profezia della carne nella chiesa dei documenti.
Tu dentro, memoria viva nelle case della domanda